Pulizia tecnica
Nei settori automobilistico ed elettronico, i componenti devono essere privi di contaminazione indesiderata da particolato. Questa può ridurre le prestazioni e la durata del prodotto. Le industrie investono in modo considerevole per trovare modi efficienti di mantenere una elevata la pulizia tecnica e rendere la produzione economicamente conveniente.
Gli standard aiutano fornitori e produttori a ottenere risultati di pulizia affidabili. Nel settore automobilistico, questi sono le VDA 19 e l’ISO 16232. Nel settore dell'elettronica, un riferimento comune sono le linee guida ZVEI.
La contaminazione da particolato nei prodotti farmaceutici può rappresentare un rischio importante per i pazienti. Per garantire la qualità e la sicurezza dei prodotti, le aziende farmaceutiche hanno bisogno di soluzioni innovative per l'analisi delle cause principali in materia di pulizia tecnica.
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Cosa si intende per pulizia tecnica?
La pulizia tecnica riguarda l'analisi durante la fabbricazione di prodotti e dei relativi componenti in varie industrie. La qualità del prodotto può essere molto sensibile alla contaminazione. Di conseguenza, settori come quello automobilistico, aerospaziale, microelettronica, farmaceutico, e dei dispositivi medicali hanno requisiti relativi alla pulizia molto rigorosi.
Cos'è la norma ISO 16232?
Nell'industria automobilistica, l’ISO 16232 rappresenta uno dei principali standard, in quanto contiene le definizioni e gli intervalli accettati dei parametri comuni, ad esempio, classe di particelle in termini di dimensioni, valori di soglia per l'identificazione delle particelle, impostazioni delle immagini, ecc., utilizzati per l'analisi della pulizia.
Cosa sono le linee guida VDA 19?
Per l'analisi del grado di pulizia utilizzata nel settore dei trasporti, seguire le linee guida per la determinazione quantitativa della contaminazione da particolato sui componenti del prodotto, quali quelle della VDA 19.1 (Associazione tedesca dell'industria automobilistica), è diventata una prassi consolidata.
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Pulizia tecnica: Elettronica
Nell'industria elettronica, la pulizia dei componenti è importante, poiché la contaminazione da particelle può aumentare il rischio di guasti: ad esempio, le particelle conduttive possono causare cortocircuiti nei circuiti stampati. Oggi, con l’e-mobility, ci sono anche veicoli elettrici con batterie e componenti elettronici. Un riferimento comune per la pulizia dei componenti elettronici sono le linee guida ZVEI.
Per un'analisi della pulizia efficace sotto il profilo economico, fornitori e produttori devono stabilire in modo efficiente le proprietà conduttive delle particelle che hanno il potenziale di causare danni. L'analisi automatizzata rappresenta un elemento fondamentale per ottenere un processo efficiente, in cui viene normalmente utilizzata la microscopia ottica. Stabilire la composizione particellare con un’unica soluzione rappresenta un grande vantaggio.
Esempio: Produzione delle schede elettroniche
Pulizia tecnica: Settore automobilistico e dei trasporti
Nell'industria automobilistica, la contaminazione residua nei sistemi spesso influisce sulle prestazioni e sulla durata. Gli standard e le linee guida comuni per la pulizia nel settore automobilistico sono l’ISO 16232 e le VDA 19.
Per ottenere un'analisi della pulizia efficiente, i fornitori e i fabbricanti di prodotti devono concordare su cosa misurare per indicare il potenziale di causare danni delle particelle, in particolare le "particelle killer" ad alto rischio.
L'analisi automatizzata delle particelle è fondamentale per garantire un processo efficiente. La microscopia ottica è il metodo maggiormente utilizzato. L'obiettivo consiste nel trovare ed eliminare la fonte di contaminazione. Una soluzione che ne consente l'identificazione in modo efficiente rappresenta un grande vantaggio.
Esempio: Monoblocco di un motore
Pulizia tecnica: Prodotti farmaceutici
La contaminazione di particolato nei prodotti farmaceutici può provenire da molte fonti diverse. Tale contaminazione può costituire un rischio per i pazienti in quanto può causare sepsi, risposte infiammatorie, disfunzioni d'organo, flebiti e arterite polmonare. Uno standard utilizzato nelle industrie farmaceutiche è l’USP 788.
L'identificazione della contaminazione da particolato viene eseguita utilizzando la microscopia ottica. Durante l'analisi visiva delle particelle, può essere talvolta difficile determinare la fonte della contaminazione. L'analisi elementare/chimica consente di conoscere la composizione, per cui scoprire la fonte della contaminazione (analisi della causa principale) richiede meno tempo e fatica. Una soluzione di analisi visiva e chimica assicura vantaggi significativi.
Esempio: Produzione farmaceutica di un liquido per infusione endovenosa
Domande frequenti sulla pulizia tecnica
Nel settore elettronico, un riferimento comune per gli standard di pulizia è rappresentato dalla direttiva ZVEI (ZVEI = Associazione tedesca dei produttori di componenti elettrici ed elettronici) intitolata “Pulizia tecnica in ingegneria elettrica”.
Questo standard internazionale specifica il codice da utilizzare per definire la quantità di particelle solide contenute nel fluido idraulico utilizzato in un determinato impianto di alimentazione a fluido idraulico. Lo scopo di questo codice consiste nel semplificare il report dei dati di conteggio delle particelle convertendo il numero di particelle in classi o codici, in cui l'aumento di un codice corrisponde generalmente ad un raddoppio del livello di contaminazione.
Questo standard si applica agli oli minerali e sintetici con e senza additivi. Parte del campione di olio viene filtrato attraverso un filtro a membrana e il residuo presente sul filtro viene lavato senza olio, utilizzando un solvente. Le particelle presenti sul filtro vengono individuate in base al numero e alla dimensione utilizzando un microscopio ottico. I conteggi delle particelle sono forniti separatamente per le dimensioni delle particelle che rappresentano valori codificati secondo la norma ISO 4406.
Si tratta di uno standard relativo ai metodi di analisi delle sostanze particellari applicato ai liquidi iniettabili e ai liquidi utilizzati nel settore sanitario. Esempi sono le soluzioni endovenose (EV), le iniezioni di farmaci, ecc. La sostanza particellare si riferisce a particelle non disciolte che non sono intenzionalmente presenti in fluidi iniettabili che possono causare tossicità indesiderata o effetti collaterali.